Commento all'articolo della tribuna "Corsini: sì al traforo, ma pedonalizzare Serravalle"

In merito all'articolo della tribuna di mercoledi 22 luglio dal titolo "Corsini: sì al traforo, ma pedonalizzare Serravalle" vorrei dire alcune cose: quanto riportato nell'articolo è l'opinione personale del Sig. Corsini e non quella della maggioranza degli abitanti del quartiere di Serravalle-S.Andrea del quale è presidente. Infatti, non solo la stragrande maggioranza degli abitanti di S.Andrea è contraria all'attuale progetto ANAS, ma ci sono anche abitanti di Serravalle che non condividono il progetto così com'è.
Il presidente Corsini in quanto rappresentante del quartiere di Serravalle-S.Andrea dovrebbe farsi portavoce della volontà della maggioranza degli abitanti di questo quartiere, e sentire quindi il parere dei suoi abitanti prima di fare delle uscite sui giornali: e se non lo fa, come in questo caso, che venga scritto chiaramente che quanto dice è solamente una opinione personale.
Sulla questione, quindi, mi sembra che il Sig. Corsini più che presidente del quartiere Serravalle-S.Andrea sia il presidente del quartiere di Serravalle e basta. Nell'articolo si dice che Corsini sposa il Traforo ma a condizione di modificarne il progetto, ma nello stesso articolo non sono riportate parole specifiche di Corsini che dicano ciò.
Corsini infatti alla fine dice: "non credo che la salvaguardia di orti e campetti sia prevalente sul principale obiettivo di salvare il prezioso centro storico e la città stessa". Una frase del genere mi fa pensare quindi che Corsini sia invece a favore di una tangenziale passante per l'area verde di Sant'Andrea.
Qui il problema non è solo la tangenziale che passerà per queste zone, ma tutto ciò che ne consegue (dall'inquinamento acustico e per polveri sottili, all'aumento del traffico in centro città! altro che "salvare...la città stessa"!).
Come ho già ripetuto in altri post, tutti siamo consapevoli del problema del traffico a Serravalle, ma cercare di risolvere questo problema a danno di un'altra zona della città è una cosa che definirei quasi "antidemocratica": i problemi si risolvono e non si spostano da altre parti!
Inoltre, la pedonalizzazione completa di Serravalle di cui parla Corsini porterebbe alla "morte" definitiva del centro storico (sarei curioso di sapere cosa ne pensano i commercianti e gli artigiani presenti a serravalle: in tutti i centri storici delle città i commercianti sono contrari a pedonalizzazioni complete, che porterebbero a perdite di incassi, e non penso che facciano eccezione quelli di serravalle!). Il Sig. Corsini, quindi, prima di parlare sarebbe meglio che si informasse su come la pensano i suoi concittadini e su come si vorrebbe gestire Serravalle nel futuro.
Parliamoci chiaro, il problema di Serravalle e del traffico a Vittorio va affrontato in maniera seria e non calando dall'alto tangenziali "a metà", che quindi non fungono da tangenziale ma diventano solamente una nuova strada che incanala tutto il traffico (pesante e leggero) in pieno centro città.
Un progetto serio prevederebbe di rivedere tutta la questione viabilità secondo i seguenti punti:
1°) occorre una nuova analisi dei flussi di traffico una volta che a fine anno sarà completato il collegamento A27-A28.
2°) apertura dell'A27 a barriere con l'eventuale apertura di nuovi accessi (non mi si dica che è impossibile perchè esistono vari esempi in italia di questo tipo, e non vedo perchè non si possa fare lo stesso per vittorio veneto e per tutta l'A27: non è mai stato portato avanti questo discorso solo perchè non c'è mai stata la volontà politica di farlo e nient'altro).
3°) parallelamente pensare a come recuperare veramente Serravalle: non una pedonalizzazione completà bensì una pedonalizzazione parziale, con zone a traffico limitato e parcheggi scambiatori a nord e a sud del centro storico.
4°) se dopo questi interventi sussistesse ancora un problema di viabilità per Serravalle e Vittorio in generale (e per valutarlo saranno quindi necessarie nuove analisi di flussi in seguito agli interventi proposti nei primi 3 punti), solo in questo caso bisgona iniziare a discutere di un passaggio ad EST della città, ma sicuramente non con l'attuale progetto, ma ad esempio con la realizzazione di un'unica galleria che porti tutto il traffico verso la rotatoria dell'ospedale, con un impatto ambientale e dei costi decisamente inferiori a quelli del progetto ANAS attuale.

Per concludere vorrei aggiungere un'ultima cosa.
Mi sembra che si voglia far passare il concetto per cui i problemi di Serravalle siano legati solo alla questione viabilità: per favore non prendiamoci in giro, le macchine sono sempre passate per Serravalle (e se vogliamo essere precisi, secondo i dati della relazione tecnica del progetto ANAS, dal 1994, anno di completamento dell'A27 fino a Pian di Vedoia, al 1998, ultimo anno di rilievo dei flussi, si è notato un progressivo aumento del traffico in autostrada con una parallela diminuzione, quindi, del traffico sull'Alemagna), ma è solo negli ultimi anni che si è assistito ad un progressivo abbandono del centro storico, con la chiusura anche di locali storici come il Postiglione; il problema perciò è di altro genere: il centro storico è stato negli anni prograssivamente lasciato a se stesso da parte di chi avrebbe dovuto amministrarlo. La questione è complessa, legata non solo al discorso viabilità, quindi, ma anche e soprattuto a incapacità gestionali e alla mancaza di idee innovative per lo sviluppo del centro storico. Questi sono i veri problemi che l'amministrazione dovrebbe affrontare prima di ogni altra cosa, se si vuole veramente recuperare un gioiello quale è Serravalle.


Alessandro Mognol

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