Conferenza stampa tenuta presso il locale "La Giraffa" venerdì 3 settembre ore 12

Di seguito il testo della conferenza stampa fornito ai giornalisti

Prima di tutto vorrei ribadire la contrarietà all’attuale progetto ANAS, e l’apertura verso alternative realmente efficaci per superare gli eventuali problemi di traffico della Città. Il nostro quindi non è mai stato un NO categorico verso la realizzazione di un eventuale traforo, ma un NO al progetto presentato dall’ANAS, totalmente inutile e semmai dannoso per la Città.

 

Quali alternative, quindi, a questo progetto?: si è parlato nell’ultimo periodo dell’esistenza di alternative, dal traforo lungo tutto in galleria fino all’ospedale di Costa, al traforo “cortissimo” per bypassare solo Serravalle. Io vorrei darvi qui quelle che secondo me sono le linee guida che si dovrebbero seguire prima di realizzare opere di una tale portata.

Un progetto serio prevederebbe di rivedere tutta la questione viabilità secondo i seguenti punti:

1°) occorre una nuova analisi dei flussi di traffico una volta che sarà completato il collegamento A27-A28. I dati utilizzati per il progetto attuale sono vecchi di 10 anni!

2°) oggi l’obiettivo principale della pianificazione territoriale è quello di tutelare il territorio, il paesaggio (la giurisprudenza è chiara in tal senso, e vorrei qui ricordare fra le altre la legge del “9 gennaio 2006, n.14”, con cui l’Italia ha ratificato la Convenzione Europea del Paesaggio, per non dimenticarci poi dell’art.9 della Costituzione, nella parte in cui si dice che la Repubblica “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”): quindi , nel nostro caso, prima di costruire nuove infrastrutture e consumare ulteriore territorio, è d’obbligo valutare la possibilità dell’apertura dell'A27 a barriere con l'eventuale apertura di nuovi accessi (non mi si dica che è impossibile perché esistono esempi in Italia di questo tipo, per non parlare dell’estero dove l’autostrada aperta è la normalità, e non vedo perché non si possa fare lo stesso per Vittorio Veneto e per tutta l'A27: non è mai stato portato avanti questo discorso solo perché non c'è mai stata la volontà politica di farlo e nient'altro).

3°) parallelamente pensare a come recuperare veramente Serravalle: non una pedonalizzazione completa bensì una pedonalizzazione parziale, con zone a traffico limitato e parcheggi scambiatori a nord e a sud del centro storico. Oltre a ciò, rivedere l’intera viabilità cittadina in un contesto globale sul quale intervenire con piccoli interventi mirati di “ricucitura” del tessuto urbano. Inoltre è fondamentale il potenziamento dei mezzi pubblici, con mezzi di piccole dimensioni e ad alta frequenza, e la realizzazione di una vera metropolitana di superficie. Il discorso quindi è molto complesso; i problemi di traffico non si risolvono calando dall’alto una strada senza alcun tipo di studi al contorno. Prima di realizzare opere del genere occorrono serie analisi economiche/sociali costi-benefici che indichino o no gli effettivi vantaggi di un’infrastruttura. Questa procedura purtroppo non viene sempre seguita, e questo vale anche per l’attuale progetto ANAS.

 

Mi sembra che si voglia far passare il concetto per cui i problemi di Serravalle siano legati solo alla questione viabilità: per favore non prendiamoci in giro, le macchine sono sempre passate per Serravalle (e se vogliamo essere precisi, secondo i dati della relazione tecnica del progetto ANAS, dal 1994, anno di completamento dell'A27 fino a Pian di Vedoia, al 1998, ultimo anno di rilievo dei flussi, si è notato un progressivo aumento del traffico in autostrada con una parallela diminuzione, quindi, del traffico sull'Alemagna), ma è solo negli ultimi anni che si è assistito ad un progressivo abbandono del centro storico, con la chiusura anche di locali storici come il Postiglione; il problema perciò è di altro genere: il centro storico è stato negli anni progressivamente lasciato a se stesso da parte di chi avrebbe dovuto amministrarlo. La questione è complessa, legata non solo al discorso viabilità, quindi, ma anche e soprattutto a incapacità gestionali e alla mancanza di idee innovative per lo sviluppo del centro storico. Questi sono i veri problemi che l'amministrazione dovrebbe affrontare prima di ogni altra cosa, se si vuole veramente recuperare un gioiello quale è Serravalle.

 

4°) se dopo questi interventi sussistesse ancora un problema di viabilità per Serravalle e Vittorio in generale (e per valutarlo saranno quindi necessarie nuove analisi di flussi in seguito agli interventi proposti nei primi 3 punti), solo in questo caso bisogna iniziare a discutere di un passaggio ad EST della città, ma sicuramente non con l'attuale progetto, che con la rotonda in via Virgilio porterà un notevole aumento di traffico e inquinamento nel centro città e su diverse arterie stradali di accesso, fra le quali ad esempio Via Dante. Inoltre il tratto in trincea da Borghel fino a Rindola e poi soprattutto verso Vittorio 2 oltre a modificare in maniera irreparabile le caratteristiche storico-ambientali della zona impedirebbe fra l’altro la realizzazione del campus scolastico e comprometterebbe il Meschio come SIC, visto anche l’ingresso in località la Sega.

Se non bastasse vorrei portarvi anche il seguente esempio che evidenzia l’inutilità dell’opera: quale strada sarebbe più conveniente per una persona che da NORD della Città volesse arrivare al distretto sanitario al vecchio ospedale? Vi rispondo con i seguenti dati: partendo dalla rotonda in località la Sega fino al distretto in Piazza Foro Boario lungo l'attuale statale per Serravalle la distanza è di circa 1,5km mentre la distanza facendo il tracciato del traforo è di circa 3,4km, dei quali 1km in area urbana (fate i vostri conti e ditemi quanto è funzionale questo traforo per arrivare a Serravalle!).

 

Ma le alternative eistono e se ne sta già parlando da molto tempo, e qui occorre distinguere:

a)                          se l’obiettivo è fare una tangenziale a est per bypassare il traffico fuori dal centro città allora l'idea migliore e meno impattante credo sia un tracciato tutto in galleria come proposto dal CCS.

b)                         Se invece il grosso problema è solo quello di bypassare il centro storico di Serravalle allora bisogna pensare ad un tracciato di traforo "cortissimo". Ci sono già alcuni disegni di progetto per un tracciato del genere: sicuramente costerebbe meno dell'attuale progetto e sarebbe funzionale in modo specifico per Serravalle (questi progetti assumono credibilità se si pensano inseriti all'interno di un progetto più grande di riqualificazione di tutta l'area afferente al centro storico).

 

In questo senso vi voglio brevemente presentare uno di questi progetti che ritengo valido e forse la soluzione migliore per il problema del superamento di Serravalle.

Ingresso da nord con rotonda appena prima della riva dei mulini, poi 900 metri di galleria per uscire direttamente in area borca fino a salire con un breve tratto in trincea all’attuale semaforo in corrispondenza dell’ItalCementi, semaforo che verrà sostituito da una rotonda. Chiusura del viale della Chiesa della Pieve con creazione di una strada ad esso parallela che dalla nuova rotonda si ricongiunge a via S.Andrea passando sopra l’attuale campetto da calcio+basket a fianco della Chiesa: in questo modo si allontana il traffico dalla Chiesa stessa, così da salvaguardala maggiormente.

Chiusura di Via Petrarca che potrà così essere ripensata ed eventualmente pedonalizzata. Ricalibratura delle vie limitrofe a servizio delle abitazioni presenti. Questa è l’idea di base proposta da cui partire per definire un progetto generale di riqualificazione dell’intera area afferente il centro storico e del centro storico stesso.

La strada prevede solo il passaggio di traffico leggero, furgoni e bus per il trasporto pubblico.

 

Per ultimo vorrei aggiornarvi sulla situazione e sulle ultime notizie comparse sui giornali:

-         per quanto riguarda l’iter progettuale, per il 9 settembre è fissata la data di scadenza per l’invio delle offerte. Andando però a vedere sotto la voce relativa alla data di scadenza dei termini di gara non compare nulla!..probabilmente la inseriranno una volta ricevute eventuali offerte ma non è detto...spulciando fra altri bandi simili ne ho trovati alcuni in cui il termine per le offerte è scaduto ormai da qualche mese e della gara non si sa nulla!

-         Questo secondo noi avvalla in una certa misura il fatto che al momento non c’è nessun documento ufficiale che attesti l’esistenza del denaro necessario per realizzare l’opera (ricordo che si parla di 65mln di euro, ma sapendo come funzionano le cose in Italia non mi stupirei se tale cifra lievitasse, e anche di molto!)

-         Inoltre ci vorremmo rivolgere ai signori dell'ANAS dicendo loro che prima di indicare date di scadenza e altro, dovrebbero rispondere alle molte osservazioni fatte a tale progetto secondo quanto prescrive la legge! ma di questi tempi sembra che la legge non conti più nulla nella nostra società.

-         giorni addietro si è saputo sempre dai giornali che è stata fatta una richiesta da parte dei Consigli di Quartiere all'amministrazione di un incontro urgente con l'ANAS per discutere della più volte criticata uscita su Via Virgilio, sulla cui inutilità e dannosità tutti, indistintamente, si sono detti d’accordo. Tale richiesta è sostenuta dal fatto che l'ANAS stessa, rispondendo a delle osservazioni sul progetto fatte dal CdQ del centro, si è detta disponibile a rivedere tale uscita. Ovviamente affinché ciò accada occorre che sia l'amministrazione comunale a muoversi in prima persona per organizzare un incontro fra le parti. Il sindaco Da Re, invece, ha risposto con un secco NO a questa legittima richiesta dei quartieri. Non capisco proprio questo continuo ostinarsi del Sindaco a non ricevere nessuno, prima con i comitati ed ora anche con i CdQ. Gradirei che venissero date dall’Amministrazione delle valide motivazione sul perché si insiste nel mantenere l’uscita su via Virgilio, nonostante la palese assurdità di tale svincolo. Mi sorge il dubbio a questo punto, che sotto ci sia qualcosa che deve esser mantenuto nascosto (chi lo sa, magari legato al futuro dell’area ItalCementi?!?), per favorire, come spesso ormai accade, l’interesse di pochi a discapito dell’interesse generale della comunità! Quello del sindaco è un comportamento contrario a qualsiasi buona norma democratica; non c'è alcun rispetto verso i cittadini.

-         Per ultimo grazie alla Fondazione Benetton Studi e Ricerche, che dal 2007 promuove il concorso “Luoghi di Valore”, ci stiamo prodigando per far capire e portare all’attenzione della gente l’importanza storica/ambientale/sociale di alcune fra le più belle zone di Vittorio Veneto, fra cui appunto l’area della Conca di Bigonzo, ma non solo, anche tutta la zona verde a sud di Ceneda che sta per essere distrutta definitivamente da un’altra opera insensata come la Bretella. L’obiettivo è la creazione di un gruppo di lavoro per arrivare a fare un progetto di riqualificazione su queste zone della Città, aperto alla partecipazione di tutta la popolazione interessata. In questo senso ieri il gruppo di ricerca della fondazione con a capo l’architetto Domenico Luciani (coordinatore del comitato scientifico consultivo della fondazione), è venuto insieme a cameraman e fotografi professionisti a fare un sopralluogo sulle zone segnalate: tutti i dati raccolti saranno preparati e presentati all’interno della mostra autunnale che si terrà presso la Fondazione a Treviso.

Concludendo, voglio dire a tutti che il sottoscritto così come tutte le persone che fino ad oggi hanno portato avanti questa battaglia, continueranno su questa strada con tutti i mezzi a loro disposizione, perché hanno a cuore la propria città e desiderano per essa un futuro migliore.

Sicuramente dopo quanto esposto oggi verremo additati come quelli che si oppongono allo sviluppo della città, alla politica del fare, che mi pare ormai la politica del fare a tutti i costi anche se quello che viene fatto può creare danni gravi alla Città.

 

Alessandro Mognol